LETTERATURA (2290)

Una mia poesia da "Dentro I Riflessi"

Sviste


Apro i vetri appoggio i gomiti e guardo fuori...
l’aria gelida mi scuote e mi inumidisce gli occhi,
il cielo è di un blu intenso e senza nuvole
la luce del sole è ancora alta sugli edifici di fronte.
Sotto per strada tanta gente che passa
cammina svelta frenetica, non si sofferma.
Tira dritto cerca solo di non perdere tempo
sta attenta a non correre rischi a non dover subire...
coperta da sciarpe e cappelli scuri
infilata dentro i propri baveri rialzati
quasi fossero la prima linea di difesa.
Le persone si incrociano ma non si guardano
a volte disattente si urtano e in tal caso
solo un cenno di disappunto più che di scuse.
Non vedo persone che vogliano parlarsi che cerchino di sorridersi.
Su un lato una coppia di vecchi avanza lenta
scalzata appena da ragazzini sui loro skateboard.
Intravedo più lontano qualcuno sdraiato nell’androne
di un palazzo o sotto i portici davanti ai negozi
soli coperti da stracci da cartoni scuri.
Soli con se stessi con il loro freddo
con la loro fame soli con il loro star male.
Tanto noi non vediamo più nulla dentro i nostri baveri rialzati...
Il sole è tramontato, adesso la luce non c’è più.

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