#poetry (6)
Le fronde degli angeli piangenti
Riposate al suolo..radenti
Il bagliore con i suoi frammenti
Ritornava un senso
Al di là dei lamenti
Rivedo i rami che carezzan terra
Ritrovo pace in questa mia lucerna
Respiro in seno alla mia china elettrica
Stanotte esprimo questa mia dialettica ..
Alberto C.
Riposai le mani calde
Sfiorandoti dapprima in viso
Dal profumo inebriato
De la pelle tua assetato
Posi labbra alle tue chiuse
Mentre il tempo si fermava
Ora è il mondo che s'apriva
Ti stringevo alla deriva..
Sprofondavo i polpastrelli
Poi di rose ti composi
Nei sentori i miei fardelli
Scivolavan con le vesti
D'improvviso tu ridesti
Ti sorrisi e abbandonai 'lla gnosi..
Alberto C.
Scorrono..vetture,
All'interno i portatori di sogni
Coi propri doveri, e i cari misteri..
Con le mani che si guidan da sé
Mentre il mondo l'impara da noi
A plasmarsi nei nostri pensieri;
V'è destino già scritto d'un fiato?
Tra le genti si osa dir..fato..
Alberto C.
Leggiadre zampette
Sull'orlo del tè
Vapori sottili accarezzano
Profumi di mora veleggiano
I bimbi paffuti vezzeggiano
Dei baffi sottili che aleggiano..
La forma ora perde struttura
Quei cari non san la paura..
Alberto C.
Spazzi remoti..
Da tempi immemori ci avvicini
Vampate che chiamiamo venti
Tali da far della terra lapillo
Osa ora e nei millenni ancora
Scioglier ghiacci..
Intorno ai nostri cuori;
Sorgi e portaci elevati
Coi piedi in punta
Volti ai verdi prati..
Alberto C.