Poesia dell'Inverno
Poesia dell'Inverno
Scorrono..vetture,
All'interno i portatori di sogni
Coi propri doveri, e i cari misteri..
Con le mani che si guidan da sé
Mentre il mondo l'impara da noi
A plasmarsi nei nostri pensieri;
V'è destino già scritto d'un fiato?
Tra le genti si osa dir..fato..
Alberto C.
Leggiadre zampette
Sull'orlo del tè
Vapori sottili accarezzano
Profumi di mora veleggiano
I bimbi paffuti vezzeggiano
Dei baffi sottili che aleggiano..
La forma ora perde struttura
Quei cari non san la paura..
Alberto C.
Spazzi remoti..
Da tempi immemori ci avvicini
Vampate che chiamiamo venti
Tali da far della terra lapillo
Osa ora e nei millenni ancora
Scioglier ghiacci..
Intorno ai nostri cuori;
Sorgi e portaci elevati
Coi piedi in punta
Volti ai verdi prati..
Alberto C.
Poesia
Sensazioni
Eventi
Rimbalzava il respiro mio
Sulla pelle sua radiosa
Mi scaldavo sulle gote
Un po' in là
Ove si puote..
Avvertivo il buon profumo
Ove la chioma si riposa..
Alberto C
' Intangibile sentiero '
Come l'acqua sulla terra
Mi distillo in questa serra,
Sudo a gocce le parole
Sfuma piano la mia mole..
Intangibile il sentiero
Mi conduce appresso al vero;
Ciò che semino nel sogno
Sono semi che poi bagno
Con le lacrime d'amore
Che risveglio con pudore..
Alberto C.
Per quanto ancora!?
Sapone ricopriva l'incarnato
Il fato de la vista tua beato..
Fluttuasti in quelle acque rimestate
Ammantata mentre tutto l'altro tacque..
Silenzi che sapevano di rosa
Il corpo pien di grazia alle sue posa..
Rimembro quell'estate ormai partita
Conservo una tua ciocca tra le dita..
Alberto C.
La notte da riposo alla faretra
Stamane si dipinge giallo creta
Un tempo che bisogna di riposo
Di grazie invoco aiuto che non oso;
Pensiero libero del mio lamento
Disperditi in un soffio assiem al vento..
Quel pizzico ch'avverto sulla pelle
Proviene dove ai limiti le stelle..
Alberto C.
Algida brina purpurea
Posa al cor che divie mantice
Stempra i fuoco divampante
Di passioni dirompenti.
Alberto C.
Il salto
Salto..coi palmi alle ginocchia
Verso il sole..
Respiro quasi a bruciare
De la brezza mattutina;
L'alba, coi suoi misteri..
Si stese radente le sfere..
Siamo, adesso..
Illuminati dalle stelle
Coi volti chiari
Come in certe sere..
Con lo sguardo riflesso.
Alberto C.
Chi sta "nel mezzo" è spesso né carne né pesce, timoroso, insicuro delle proprie idee e degli eventuali giudizi che possono scaturire. È spesso prono e vittima del "superiore", in pratica ha una personalità insignificante