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Si chiama buono chi segue il proprio cuore, ma anche chi ascolta solo il suo dovere;
si chiama buono il mite, il conciliante, ma anche il valoroso, l'inflessibile, il duro;
si chiama buono chi non impone costrizioni a se stesso, ma anche l'eroe dell'autocontrollo;
si chiama buono l'amico incondizionato del vero, ma anche l'uomo della pietà, il trasfiguratore delle cose;
si chiama buono chi ascolta se stesso, ma anche il pio;
si chiama buono il distinto, il nobile, ma anche colui che non disprezza e non guarda dall'alto in basso;
si chiama buono il mansueto, colui che evita la lotta, ma anche il bellicoso e l'assetato di vittoria;
si chiama buono colui che vuole essere sempre il primo, ma anche colui che non vuole avere di più di qualsiasi altro.

Friedrich Nietzsche, inedito del periodo della "Gaia scienza"

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Sul concetto di identità si potrebbe scrivere un libro ma una cosa volevo ricordarla: altro non siamo che ciò che facciamo. Punto. 

I buoni propositi, le intenzioni, i pensieri, ciò che volete, non contano niente se non fate, se non fate ciò che vi frulla nella testa. Poi quello che fate dovrebbe essere sempre coerente a ciò che pensate, alle vostre credenze ed anche quelle si cambiano con la disciplina, la disciplina "del fare". 

Volete star meglio, dimagrire, essere in forma? Benissimo, dovete cambiare alimentazione e fare tutto ciò che ritenete opportuno per raggiungere l'obiettivo. Ma lo scoglio più duro non è tanto il fare quanto silenziare la mente che, appunto vive di credenze. Siete stati sempre obesi? La vostra credenza è che la ciccia in eccesso sia qualcosa che vi meritate, che vi appartiene, che non potete cambiare? Le vostre buone intenzioni saranno regolarmente sabotate, dopo un mese, massimo due, tornate ad essere quelli di sempre e l'ennesimo fallimento rafforzerà la credenza. Sarebbe davvero troppo complicato spiegare il concetto di visualizzazione ma una cosa potete farla: non mollare, non dare adito alla mente di ricordarvi che aveva ragione. Fate ciò che deve essere fatto a prescindere dalla situazione ambientale, fatelo. Punto. La mente potrebbe cominciare a vacillare e voi potreste avvicinarvi ad essere la vostra miglior versione.

Buona giornata. Dott. Gambacciani 

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