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IL BELLO E IL BRUTTO 

 

Cera una volta un re che aveva due figlie.

Una era bellissima, ma sciocca;

l'altra era bruttissima, ma molto saggia.  

Il Re era molto dispiaciuto per quelle due figlie e si ammalò per il dolore.  

Un giorno la figlia bruttissima, disperata, si recò al fiume e si sedette sulla riva, a piangere. Pianse per tutto il giorno e disse al Genio dell'acqua che voleva morire. 

 

Il Genio dell'acqua emerse dalle acque e quando vide le lacrime della Principessa fu mosso a compassione e disse: «Ho sentito i tuoi lamenti e conosco la tua pena.. Ora, siccome ti sei confidata con me, voglio aiutarti.

 

Esprimi tre desideri e sarai esaudita». 

La Principessa ringraziò commossa e si mise a pensare a quello che avrebbe potuto chiedere. La prima cosa che le venne in mente fu di chiedere la bellezza, ma poi pensò all’infelicità della sorella che nessuno voleva come amica, perché ogni volta che apriva la bocca, diceva stupidaggini. La sua saggezza le suggerì una domanda: “Come potrei essere felice se sono circondata da sciocchi?”.

 

Così chiese al Genio di diffondere la saggezza nel regno di suo padre. «Accordato - disse il Genio

 

- qual è il secondo desiderio?››.

 

La principessa pensò di nuovo alla bellezza, ma poi le venne in mente che suo padre era malato e chiese al Genio di guarirlo insieme a tutti quelli che soffrivano come lui. «Accordato -- disse il Genio

 

- ora hai un'ultima opportunità».

 

La Principessa pensò a lungo. Stava per chiedere la bellezza, quando la sua saggezza la portò a pensare che un giorno sarebbe invecchiata e come tutti avrebbe comunque perduto la sua bellezza. Perché sprecare allora il terzo desiderio? Pensò e pensò e poi decise di chiedere al Genio di concederle la forza di accettare gli altri e se stessa così come sono. «Accordato!››, disse il Genio. 

 

 Improvvisamente, sentì di volersi bene, di volere bene al mondo intero e provò un’infinita gioia interiore.

 

Guardò il fiume per ringraziare il Genio e vide il suo volto riflesso nell'acqua. Grande fu la sua sorpresa quando notò che il suo volto era cambiato. Era diventata bellissima. 

 

«Da dove viene questa bellezza? - chiese al Genio. - Io non te l’avevo chiesta!».  

 

Il Genio sorrise e rispose: «Non te l'ho data io la bellezza, ma la tua gioia interiore».

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