C’è una vita a tutti visibile, e ce n’è un’altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ciò non significa che una sia morale e l’altra immorale, o, dal punto di vista della polizia, l’una lecita e l’altra illecita. Semplicemente, l’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive di questa sua vita libera e segreta. (…)
L’Inquisizione oppure lo stato totalitario, non possono assolutamente tollerare questa seconda vita che sfugge a qualunque tipo di controllo, e sanno quello che fanno quando organizzano la vita dell’uomo impedendogli ogni solitudine, eccetto quella della stanza da bagno. In questa no man’s land, dove l’uomo vive nella libertà e nel mistero, possono accadere strane cose, si possono incontrare altri esseri simili, si può leggere e capire un libro con particolare intensità, o ascoltare musica in modo anch’esso inconsueto, oppure nel silenzio e nella solitudine può nascere il pensiero che in seguito ti cambierà la vita, che porterà alla rovina o alla salvezza. Se un uomo non usufruisce di questo suo diritto o ne viene privato da circostanze esterne, un bel giorno scoprirà con stupore che nella vita non s’è mai incontrato con se stesso.
Nina Barberova, Il giunco mormorante.
Commenti
In effetti l'incontro con Sè stessi, tenendo al di fuori di sè per un attimo tutte le sovrastrutture, credo non sia una cosa scontata o per niente certa. Forse si è veramente di fronte al possibile rischio che in realtà lungo il scorrere di tutta una vita, questo enigmatico incontro, possa in effetti anche mai capitare. E trasportarsi in effetti dentro No stessi, come un ospite forse davvero sconosciuto, in questo caso, agli altri e anche a noi stessi. Un "ospite" di cui stranamente si ha ogni tanto la percezione, ma in realtà come in una camera buia, non si abbia mai il piacere di incontrarsi e conoscersi veramente e il piacere di poterci vedere faccia a Faccia ...
Ciao Daniele,
Lavoro fantastico
Grazie
👍👍👍